Rione Terra, 50 giorni per deciderne il futuro: ma è giusto farlo in piena campagna elettorale?

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Mancanocinquanta giorniper conoscere lasorte del rione Terrain merito alla suavalorizzazione. Dopo labufalamediatica sparata dalsindaco Figliolial’8 settembre 2015(in quell’occasione il Capo dell’Amministrazione annunciò che, entro i successivi 12 mesi, sull’antica rocca sarebbero state aperte strutture ricettive per complessivi 160 posti-letto…) adessoè arrivato il momento di fare i conti con le scadenze imposte dallaconvenzioneche lo stesso Figliolia, il 7 aprile dello scorso anno, ha firmato con il direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi.

Intesa che, come si legge nel corpo delladelibera di Giunta numero 27 del 6 aprile 2016, prevededue date ben preciseche i sottoscrittori dell’accordo hanno deciso di non oltrepassare: il31 dicembre 2016per la“conclusione dello studio di fattibilità”in merito alla sostenibilità“tecnico-urbanistica”,“giuridico-amministrativa”ed“economico-finanziaria”del progetto di messa a reddito del rione Terra e il28 febbraio prossimoper la“predisposizione degli atti di gara”che porteranno a selezionare, con un bando pubblico, il soggetto o i soggetti a cui verrà affidata la gestione di questo patrimonio.

Il  tutto con un costo complessivo, per il Municipio, di99.700 euro, soldi la cui  metà (49.850) dovrebbe già essere stata pagata  entro il 31 dicembre scorso e le cui due restanti quote del 25% (da 24.925 euro ciascuna) bisognerà liquidare entro il 28 febbraio e 28 agosto di quest’anno.

Stando a quanto stabilito nelcontratto, dunque,già da nove giorni, col pagamento della prima rata del compenso dovuto all’Agenzia del Demanio, è  stato concluso lo studio di fattibilità per la valorizzazione del rione Terra.

E, dunque, nelle “stanze dei bottoni” del Municipiogià si dovrebbe essere in grado di sapere quali“eventuali procedure di trasformazione urbanistica”bisogna adottare per rendere fruibile quel patrimonio, quale potrà essere la migliore forma di gestione per le casse dell’Ente ed a quanto ammonteranno i canoni che il Comune dovrà richiedere per la concessione di quel patrimonio e, dunque, anche il valore dell’investimento complessivo che dovrà sostenere chi vorrà gestirlo in tutto o in parte.

Usiamo il condizionale perché, sebbene la prima scadenza del contratto sia stata già superata,ancora non è dato sapere se questo studio di fattibilità sia o no materialmente in possesso dell’Amministrazione.

E, in caso di risposta affermativa,se si intende renderlo noto alla città e anche alla sua rappresentanza politica, visto che, sempre stando alla convenzione siglata con l’Agenzia del Demanio,mancano appena sette settimane al bando di gara internazionale per la gestione del rione Terraedè impensabile che una partita così grande possa essere “giocata”  senza un minimo di confronto tra la Giunta ed il Consiglio Comunale.

E, se proprio vogliamo dirla tutta,appare anche inopportuno “giocare” questa “partita” a ridosso della campagna elettorale.

Onde evitare di alimentare sospetti di alcun tipo,una classe dirigente in scadenza di mandato(a Pozzuoli si vota in primavera)farebbe bene ad occuparsi esclusivamente dell’ordinaria amministrazione.

Se la politica è ancora una cosa seria,scelte strategiche per il futuro di una città e decisioni che muovono enormi appetiti economici,non possono essere gestite da chi si appresta a sottoporsi al giudizio degli elettori.

E noi vogliamo sperare che a Pozzuoli la politica sia ancora una cosa seria…