Spiagge di via Napoli, vincono Nasti e Cutolo: ma metà lungomare resta senza “padroni”
Due lotti su quattro assegnati provvisoriamente, altri due andati “deserti” per mancanza di offerte valide. E’ l’esito del primo verdetto ufficiale sulbando di concessione per nove anni della spiaggia del lungomare di via Napoli, la cosiddetta “loppa” antistante il corso Umberto.
Con la determina numero 802 del 13 maggio, pubblicata ieri all’Albo Pretorio del Municipio, il dirigenteMonica Tommasellied il responsabile unico del procedimento,Raffaele D’Alterio, hanno reso noti i risultati delverbale di garaa cui, il 20 luglio dello scorso anno, si sono presentate12 impreseaspiranti a gestire uno dei quattro spicchi di litorale messi in palio dal Municipio.
Due soli vincitori, peraltronon ancora definitivi.
Si tratta della societàLucrino s.r.l.(di proprietà della famigliaNasti) che si è aggiudicata ilprimo lotto(3.772 metri quadrati antistanti la zona dei Cappuccini) con 70,08 punti; e della societàMontenuovo s.r.l., (di proprietà della famiglia del consigliere comunaleCutolo) che ha conquistato ilquarto lotto(3.389 metri quadrati antistanti la zona dei Gerolomini) con 69,25 punti.
Glialtri dieci concorrenti(uno per il primo lotto, tre per il secondo lotto, due per il terzo lotto, tre per il quatto lotto ed uno per un’area indefinita) sono statiesclusidalla gara con varie motivazioni.
E, dunque,due lotti su quattro(il numero 2 di 3.088 metri quadrati ed il numero 3 di 3.639 metri quadrati, in totaleil 48% della superficie in concorso)non hanno visto nessun vincitore, ragion per cui, molto probabilmente,saranno oggetto di un’ulteriore, specifico bando di gara.
Semprechè, nel frattempo, dallagiustizia amministrativanon arrivino novità importanti.
Quasi tutti gli eliminati, infatti, hanno presentatoricorso al Tarcontro la loro “bocciatura” da parte dellacommissione giudicatricedel bando (composta dal segretario generaleMatteo Sperandeo, dal dirigenteMonica Tommasellie dal funzionarioFranco Alberto De Simone).
BANDO SPIAGGE: LA DETERMINA DI AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA
Ora, in attesa dell’assegnazione definitiva delle concessioni, si aprirà laconferenza dei serviziin cui laSovrintendenzaesprimerà il propriopareresui progetti vincitori in merito all’aspettoambientaleepaesaggistico.
Due gliaspetti inquietantidell’epilogo di questa gara.
Il primo è legato proprio all’attuale“precarietà” delle concessioni.
In attesa che il Tar (ed eventualmente il Consiglio di Stato) decida se accogliere o respingere i ricorsi di chi è stato estromesso dalla gara,come si comporterà il Comune con chi ha vinto “provvisoriamente” il bando?
Potrà mai obbligare le società“Lucrino”e“Montenuovo”ad eseguire i lavori previsti e adinvestire tanti soldiche, in caso di ribaltoni giudiziari, potrebbero andare in fumo?
Secondo aspetto, di non poco conto, visto che si tratta dellasocietà di famiglia di un consigliere comunale:come ha fatto la“Montenuovo s.r.l.”dei Cutolo a non essere esclusa dalla garase, all’articolo 10 comma 3 del bando, è stabilita larimozione d’ufficiodall’elenco dei partecipanti per chi si trova in contrasto con quanto stabilito dalcodice degli appaltiin merito alrapporto fiduciario con la stazione appaltante(il Comune di Pozzuoli)?
Questo rapporto fiduciario si è interrotto oppure no dal 14 luglio 2015, quando,a carico della stessa società “Montenuovo”, il Comune di Pozzuoli ha emesso un’ordinanza dirigenziale di demolizione(numero protocollo 35383, firmata da Mino Cossiga e Alfredo Maione) per alcuni abusi edilizi realizzatisu suolo demanialeal“Movo”diLucrino?
E’ accadutoqualcosa che ha “riabilitato” questa aziendaagli occhi del Municipio o siamo di fronte ad un’interpretazione “benevola” della leggeda cui ha tratto vantaggio un’impresa di famiglia di un consigliere comunale?
