Trasferito dal Multipiano dopo aver denunciato le malefatte dei colleghi: il caso Omboni arriva in Parlamento
Approda a Montecitorio il caso diAndrea Omboni, il dipendente comunale trasferito il 17 marzo dal parcheggio multipiano dopo averdenunciato in Procura, il 4 gennaio,numerosi reati che sarebbero stati commessi da alcuni suoi colleghi.
Ad investire il Governo di una situazione a dir poco incresciosa è ildeputato Francesca Businarolo(Movimento Cinque Stelle), ossia il parlamentareprimo firmatario del disegno di legge approvato dalla Camera il 30 novembre scorso proprio per tutelare, da provvedimenti “punitivi” della pubblica amministrazione, i lavoratori che denunciano episodi di malaffare avvenuti nel luogo in cui essi prestano servizio.
L’onorevole Businarolo ha infatti firmato, mercoledì scorso,un’interrogazione a cui dovrà rispondere, in commissione, il ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione.
La vicenda di Omboni, scrive nell’interpellanza ildeputato pentastellato,“costituisceuno dei tanti casi in cui l’autore della segnalazione di un comportamento anomalo o di un fatto grave riscontrato nel luogo di lavoro, il cosiddetto whistleblower, a causa della denuncia è costretto a subire gravi discriminazioni eminacce, con ripercussioni sulla propria vita personale e in ambito lavorativo”, tanto da dover chiedere alGoverno“quali iniziative, per quanto di competenza, alla luce di quanto descritto in premessa, intenda assumere al fine di garantire la piena tutela dei cosiddetti whistleblower, in applicazione di quanto previsto in materia dalla recente legge n. 179 del 30 novembre 2017”.
Omboni, intanto, è ancora in attesa dell’esito dellarichiesta di accesso agli atti ufficiali del trasferimento, per conoscerela ragione ufficiale che ha indotto il segretario comunale Matteo Sperandeo a spostarlo in un altro ufficio del Municipio, su specifica richiesta del dirigente responsabile del multipiano, Agostino Di Lorenzo.
Richiesta che Omboni ha avanzato ufficialmente sia a Sperandeo che al sindaco Figliolia, senza finora ottenere risposta, così comenessuna risposta è giunta alla stessa richiesta effettuata dai due consiglieri comunali puteolani “grillini”, Antonio Caso e Domenico Critelli.
