VIDEO/ Spreco d’acqua infinito per un pezzo che non si trova!
E’ finalmente stata data una spiegazione allosperpero di acqua potabileche, da almeno 20 giorni (ma c’è chi sostiene vada avanti da oltre un anno) si verifica all’altezza del Parco Nuova Vigna, nella zona più alta di Pozzuoli, allagando la sede stradale praticamente 24 ore su 24, anche se il flusso idrico è più intenso di notte.
Dopo numerose lamentele, infatti, attraverso la sua paginaFacebook,il sindaco Enzo Figliolia ha comunicato il motivo di questo disservizio.
“Il problema– si apprende dal Primo Cittadino –è stato causato dalla contemporanea rottura di due idrovalvole nella stazione di sollevamento al Rione Solfatara. E in particolare quella di uno dei tre serbatoi dell’impianto che arresta automaticamente l’afflusso idrico nella vasca di distribuzione una volta raggiunto il limite di contenimento. La rottura di questa idrovalvola determina, nelle ore notturne, quando la richiesta idrica diminuisce, i fenomeni di sfioro e il conseguente allagamento di via Vecchia delle Vigne”.
“I tecnici della ditta affidataria della gestione–prosegue il Capo dell’Amministrazione-intervenuti in un primo momento, non sono riusciti a riparare le due valvole, per cui si è resa necessaria la loro sostituzione. Mi hanno detto che la loro reperibilità sul mercato non è semplice e una volta ordinate occorrono alcune settimane per averle. La richiesta è partita comunque da tempo e ormai si tratta di aspettare ancora pochi giorni. Nell’attesa, non abbiamo potuto interrompere l’afflusso di acqua alla vasca, perché questo avrebbe significato la sospensione della fornitura idrica alle famiglie che abitano in via Solfatara, Rione Solfatara, via Vecchia delle Vigne e zone limitrofe. Una volta sostituite le idrovalvole, il problema si risolverà definitivamente”.
Insomma, tutta quest’acqua è sprecata per un pezzo che non si trova.
Ci domandiamo: quando un’azienda prende in gestione servizi così importanti, è tenuta a garantire una tempistica negli interventi di manutenzione e di riparazione?
E, se non rispetta questa tempistica, paga o no delle penali?
Oppure il Comune stipula contratti in cui lascia libero il proprio fornitore di poter prolungare questa attesa a piacimento?
