domenica, Aprile 28, 2024
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Bradisismo e livello di allerta: il ministro lancia l’allarme, i sindaci replicano

Proprio nel giorno in cui l’Osservatorio Vesuviano, nel bollettino settimanale sull’andamento del bradisismo (CLICCA QUI PER LEGGERLO) ha rilevato che si sta registrando un lieve rallentamento nella velocità di sollevamento del suolo di Pozzuoli, un post pubblicato dal ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci nel primo pomeriggio di oggi sulla propria pagina Facebook (CLICCA QUI PER LEGGERLO) mette in fibrillazione l’intera area flegrea su possibili ed inquietanti scenari in merito all’evoluzione del fenomeno. I sindaci di Pozzuoli, Napoli e Bacoli replicano però duramente confermando che nulla, per quanto di loro conoscenza, è cambiato.

ECCO COSA HA SCRITTO IL MINISTRO
La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione. Il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali.  Queste affermazioni arrivano dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il Dipartimento nazionale, l’Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi Rischi.  Il Dipartimento della Protezione Civile ha infatti acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico, riunitasi il 27 e 28 ottobre su richiesta del Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei. Nel corso della riunione la Commissione ha iniziato le audizioni di una serie di esperti, italiani e stranieri, con esperienza specifica sui Campi Flegrei. In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la Commissione rileva che l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente. La Commissione, pertanto, ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio Nazionale di Protezione civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all’eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all’attuale giallo. Il Dipartimento, sulla base delle valutazioni della Commissione Grandi Rischi relative in particolare all’interconnessione tra il fenomeno bradisismico e la possibile evoluzione dell’attività vulcanica, ha chiesto ai Centri di Competenza, e in particolare all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, di implementare e perfezionare ulteriormente il sistema di monitoraggio, così da essere capace di rilevare in modo tempestivo una variazione dello stato del vulcano connesso alla possibile risalita di magma. Vale la pena ricordare che già dal 2012, in relazione all’innalzamento di alcuni parametri di monitoraggio, il livello di allerta sui Campi Flegrei è giallo e che in particolare nelle ultime settimane la situazione è seguita con ancora maggiore attenzione, come testimonia il Decreto Legge 12 ottobre 2023, n. 140, emanato dal Governo per dare una risposta organica al fenomeno del bradisismo con misure di prevenzione strutturali e non strutturali. Lo scorso venerdì si è riunito il Comitato Operativo Nazionale della Protezione Civile per fare il punto sullo stato del vulcano e sul coinvolgimento e l’attivazione dei diversi livelli e articolazioni del Servizio nazionale, nell’ambito della pianificazione per il rischio vulcanico. A tale proposito, nei prossimi giorni proseguiranno le attività per l’aggiornamento dei piani di settore, mentre la Commissione Grandi Rischi continuerà a seguire costantemente l’evoluzione della situazione attraverso riunioni periodiche e nuove audizioni. In tale contesto un tema particolarmente importante è quello relativo alla percezione del rischio, in quanto le valutazioni della Commissione impongono ancora maggiore cautela e un chiaro richiamo all’incertezza sulla possibile evoluzione dei fenomeni, così che le istituzioni locali e i cittadini possano raggiungere la consapevolezza necessaria a prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa.

LA REPLICA DEI SINDACI DI POZZUOLI, NAPOLI E BACOLI AL MINISTRO
La Commissione Grandi Rischi ha confermato il livello di allerta giallo rispetto al rischio vulcanico ed ha opportunamente ritenuto di potenziare i sistemi di monitoraggio al fine di garantire la sicurezza della popolazione. Sappiamo di dover convivere con il fenomeno vulcanico e con quello bradisismico, anche nelle fasi difficili come quella attuale. L’attenzione del Governo e delle strutture operative centrali ci rasserena e sappiamo di dover essere consapevoli e continuare ad occuparci del nostro territorio come stiamo facendo incessantemente. Prendiamo spunto dalle osservazioni della Commissione per richiedere con forza l’attivazione delle iniziative previste dal Governo nel Decreto Legge, e integrate dagli emendamenti richiesti dai Comuni flegrei. Ricordiamo a tutti di fare molta attenzione ai termini usati per la comunicazione, tenendo conto degli effetti sulla popolazione e sull’economia dei Campi Flegrei. Se ognuno si comporta in maniera consapevole, anche tutelando le singole responsabilità, riusciremo a superare le difficoltà e approderemo ad una nuova forma di gestione del territorio maggiormente resiliente.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato puteolano Antonio Caso: “Le dichiarazioni del Ministro Musumeci in merito a un possibile passaggio dell’area flegrea in stato di pre-allerta arancione sono gravi e rischiano di generare panico tra i cittadini, già pesantemente stressati dagli sciami sismici degli ultimi mesi – ha dichiarato l’esponente del Movimento 5 Stelle a margine dei lavori in Commissione Ambiente – Convinti che una comunicazione attenta e ponderata sia fondamentale in un momento così delicato, chiediamo pertanto al Ministro quali evidenze hanno spinto la Commissione Grandi Rischi a ipotizzare un cambio di colore che, se si dovesse verificare, avrebbe un forte impatto nell’intera area sia per quanto riguarda il tessuto sociale che quello economico”.

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