mercoledì, Maggio 1, 2024
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Ztl via Napoli: spunta il “permesso” fai-da-te (per l’amico vigile)

Si salvi chi può. Ormai è questo il “motto” in voga sul lungomare da quando, circa sei mesi fa, è entrata in vigore la zona a traffico limitato videosorvegliata e sul corso Umberto si sono praticamente azzerate le possibilità di sosta per i non residenti.

Chi ha più ingegno (e magari anche “conoscenze”) si attrezza per tentare (o avere la certezza) di scamparla.

Come il proprietario dell’auto che vedete “immortalata” in questa foto, scattata  ieri pomeriggio da un nostro lettore proprio sulla strada “incriminata”.

L’avviso lasciato sul cruscotto ha un significato eloquente: sono il cameriere del ristorante tal dei tali e dunque consideratemi pure come un residente che ha diritto a parcheggiare qui. E comunque, se proprio la macchina si deve spostare, venitemi a chiamare nel locale e non mi multate né sequestrate l’auto, né tantomeno mettetemi le ganasce alle ruote.

Il messaggio (nemmeno troppo “in codice”) è diretto ovviamente a chi è preposto al controllo di questo tipo di infrazioni, ossia vigili urbani ed ausiliari del traffico.

Sarebbe interessante capire se “farsi riconoscere” in questo modo, è un sistema che funziona per evitare sanzioni, oppure è perfettamente inutile.

Perché, se funzionasse, bisognerebbe spargere la voce, in modo da consentire a tutti i lavoratori del posto di poter usufruire dello stesso trattamento da “compari e comparielli” ed evitare che si creino odiose discriminazioni per chissà quali motivi…

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