domenica, Maggio 19, 2024
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Bimba vegetariana esclusa dalla mensa: ecco com’è andata a finire dopo lo “sciopero” della refezione in classe

A due giorni dalla sua lettera aperta ai giornali in cui denunciava l’esclusione dalla mensa scolastica della figlia vegetariana (e di altri alunni con esigenze alimentari “speciali”) presso il primo circolo didattico (clicca qui per leggerla), oggi il papà di questa bambina bambina è tornato a scriverci per raccontare il “lieto fine” della storia.

Un epilogo scaturito da una singolare protesta dei genitori della classe che, per solidarietà, avevano rinunciato a fruire della refezione per i propri figli.

Di seguito, la lettera odierna del papà con gli aggiornamenti sul “caso”.

Gentile Redazione, oggi 4 ottobre, dopo una forte coesione di genitori e le vostre segnalazioni, la scuola ha provveduto a far elargire tutti i tipi di pasto differenziati ai propri alunni.

Quindi un ringraziamento speciale va ai genitori della classe della bimba del primo circolo di Pozzuoli che, all’unanimità, superando le difficoltà quotidiane, hanno protestato contro quest’ingiustizia ritirando i bimbi prima di pranzo.

Si ringrazia inoltre le testate giornalistiche che hanno preso a cuore la questione pubblicando l’articolo.

Solo per essere chiari ribadisco che la mensa scolastica ha sempre provveduto alla differenziazione del pasto in base alle esigenze (solo quest’anno avevano deciso di partire senza considerare i cosiddetti Speciali) e che con l’articolo non si è voluto mai accumunare patologie a motivi etici, piuttosto è la scuola che nella differenziazione dei pasti crea, anche giustamente, una categoria differenziata, dove per praticità inserisce patologie, scelte etiche e religiose, giusto per avere un unico modulo di riferimento da compilare.

Il pasto portato da casa non è permesso per motivi di HCCP.

In più va sottolineato con questo ringraziamento che, né il sottoscritto, né i genitori che hanno preso parte alla protesta, vuole imporre alcun tipo di scelta a nessuno, siamo in un paese ancora libero e tutti possono avere il proprio pensiero e soprattutto possono agire come meglio credono sull’insegnamento da dare ai propri figli e quindi anche sulle scelte alimentari da effettuare.

Non mangiare animali, è una scelta uguale a mangiarli.

Ribadisco che questa scelta è approvata dal ministero che appunto crea appalti alle mense con caratteristiche sopracitate: possibilità per vegetariani, vegani, allergici, intolleranti e motivi etico/religiosi.

Si ringrazia infine le centinaia di persone che su Facebook hanno avuto a cuore la questione mettendo in campo le loro competenze politiche, mediche e di vita vissuta per supportare l’argomento.

Agli haters mandiamo sempre un grande e affettuoso abbraccio virtuale.
Buon lavoro
Peace

Un papà.

spot_img

Latest Posts

spot_img
spot_img
spot_img

ALTRI ARTICOLI

ARTICOLI PIU' LETTI