Ricevo e pubblico*
Buongiorno, volevo rappresentare al vostro blog una lamentela piuttosto diffusa sulla gestione legata al “caro libri” e al cattivo atteggiamento che stanno avendo le scuole rispetto al problema. In un momento così delicato e in alcuni casi difficilmente superabile per tante famiglie, pretendere un l’acquisto di una nuova versione di un libro è un capriccio che i professori non possono permettersi e che la figura del preside dovrebbe impedire, mettendosi a protezione di tali sprechi. Ho visto genitori piangere per queste situazioni. Mi ha colpito una signora in particolare che su 14 libri ne deve ricomprare sei per un figlio che dovrebbe avere gli stessi libri del fratello più grande frequentando entrambi la stessa sezione della stessa scuola. Se i buoni libro arrivano sempre troppo tardi, è chiaro che i nuclei familiari più disagiati si trovano a dover scegliere se far studiare i propri figli o mettere il piatto in tavola. La trovo una cosa davvero vergognosa ed è assurdo che nessuna istituzione riesca ad arginare questo fenomeno.
*Lettera firmata