sabato, Maggio 18, 2024
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“Mia figlia malata e bocciata nell’indifferenza dei suoi insegnanti”

Ricevo e pubblico*

Caro Direttore, sono la mamma di una bambina di 11 anni affetta da una patologia cronica ed irreversibile alla tiroide scoperta lo scorso marzo dopo una serie di lunghe indagini.

Credo che raccontare la storia di mia figlia alla comunità, possa essere utile ai genitori con bambini in difficoltà.

Nella primavera del 2022 mia figlia ha il suo primo attacco di panico…così disse chi la visitò.

Panico post pandemia. Sudorazione, tachicardia, pallore ma soprattutto una paura ingestibile di morire all’improvviso. Ne seguirono altri ma completò la 5^ elementare chiaramente con non poche difficoltà.

Per attutire il cambiamento decidemmo di farle continuare le MEDIE nella stessa scuola, cioè l’istituto Comprensivo 5°Artiaco.

Le cose andavano sempre peggio, mia figlia aveva il terrore di non saper deglutire: mangiare per lei era un incubo con un conseguente forte dimagrimento.

Intanto era già stata vista da una neuropsichiatria che ne accertò uno stato di DISAGIO SOCIALE e con un certificato accorato si raccomandò alla scuola di creare per lei un ambiente confortevole.

I suoi attacchi di panico avevano modalità anticipatoria, cioè il pensiero di doversi staccare da me la faceva stare malissimo.

Da questo ne derivavano molte assenze, comunque sempre giustificate da certificati medici fatti pervenire attraverso mail che possono testimoniare che non c’è mai stata trascuratezza.

Sono andata più volte a scuola…ho esposto continuamente il problema senza MAI e poi MAI essere presa in considerazione.

Per i docenti mia figlia non voleva studiare tant’è che spesso quando stava male a scuola la facevano semplicemente spostare vicino la finestra a prendere aria e alla richiesta di andare in bagno le veniva risposto “no…ci vai a fine lezione”.

Ho chiesto un sostegno. Ho parlato con la dirigente. Ho parlato con i docenti. Nulla: ero io quella debole, la mamma che non s’imponeva, che non sapeva mettere le regole, quella che non dava punizioni.

Ma che punizione potevo mai dare ad una figlia bianca e magra come la morte, che non voleva più uscire, che passava le giornate su un letto straziandomi il cuore.

Una figlia che quando andava a scuola si faceva un gran coraggio per non farmi dispiacere.

Intanto continuavo ad indagare e un giorno scopro che la sua tiroide non funziona.

Endocrinologo e la giusta cura cominciano a fare il miracolo della ripresa.

È marzo, lo scorso marzo…

Parlo con una docente di quanto sia bello aver trovato una luce…mi ignora…parla solo degli scarsi profitti.

Mi dice testuali parole nel mese di marzo: “Ha lacune incolmabili e non può andare avanti, deve essere fermata”.

E così è stato. Mia figlia è stata fermata…senza mai chiederle una sola volta come stava…ma la cosa gravissima è che nella valutazione finale, per avvalorare la sua bocciatura, essendo presenti nel registro elettronico voti come 7/8/9 in alcune materie…hanno riportato che l’alunna avesse comportamenti scorretti verso gli insegnanti.

La cosa fa veramente male. Mai una nota comportamentale, Mai una sospensione…MAI…MAI…

Solo tanto dolore in quest’anno scolastico fatto di totale indifferenza verso un soggetto fragile.

Ai genitori dico fate attenzione, scegliete attentamente a chi affidate i vostri figli.

Ai docenti dico…non correte solo dietro a un programma, abbiate un po’ di umanità.

Mia figlia andrà via da questo istituto, l’istituto Comprensivo 5° Artiaco.

Sta molto meglio e guarda al futuro con positività.

Quello che ha passato lei non lo auguro a nessuno, neanche ai docenti che l’hanno lasciata sola.

*La mamma di una bambina speciale

 

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